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Pagellone Oscar 2017:
dal red carpet all'after party
Care amiche e cari amici, è passato un anno dal primo pagellone Oscar, nato quando la mia beniamina delle pagelle “Ma ti sei vista?” ha deciso di abbandonare le scene e motivo per cui, per colmare il vuoto da lei lasciato, ho deciso che era tempo di devolvere la mia proprietà intellettuale per il fabbisogno comune di trash e discorsi da parrucchiere. Quest’anno è partito in pompa magna con il pagellone dei Golden Globes e ci eravamo dati l’appuntamento Oscar tanto agoniato, ed eccoci qua.
Volevamo scandali, volevamo discorsi scomodi su Trump, volevamo cadute sulle scale alla Jennifer Lawrence, volevamo di nuovo Leo Di Caprio, ma soprattutto volevamo degli abiti che dicessero solo “dammi sta cazzo di statuetta baby” o “levatevi tutte, non sono nessuno ma mi ricorderete per questo abito”. Insomma, qualcosa che avrebbe spaccato l’Internet, qualcosa che sarebbe entrato nella storia tipo questo Ralph Lauren di Gwenet Paltrow quando vinse l’Oscar per Sheakespeare In Love, o quel Vera Wang giallo di Michelle Williams nel 2006… insomma, qualcosa di iconico, qualcosa di M O H.
E invece devo dire intanto che questi Oscar sono stati abbastanza sottotono sul red carpet, ma perfortuna che la figura di merda di La La Land ha riportato a livello il tutto.
Ah che meraviglia ragazzi, servirebbe un pagellone Best Figure Di Merda Ever per incoronarla a dovere, però pensateci, poteva andare peggio, ad esempio se fosse successo all’oscar di Leo l’anno scorso.
Comunque, quest’anno essendo stato tutto abbastanza meh e molto poco moh , sono andata a pescare un po’ pure negli after party perché stavolta la parola d’ordine era RECENSIRE-DI-PIÙ, ma soprattutto perché
dobbiamo fare una scorpacciata di cazzate che ci tenga buoni almeno fino ai prossimi Golden Globes. Badate bene che a sto giro nessuna per me fa parte della categoria delle fuoriclasse…. e ho visto robe più interessanti ai Bafta 2017, evento più unico che raro visto che tendenzialmente gli inglesi sono dei gran tamarri. Partiamo comunque dalle promosse a pieni voti e da quelle che fondamentalmente mi sono piaciute di più.
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PROMOSSE
Emma Roberts in Vintage Armani: Emma, star di Scream Queens è al suo primo red carpet degli Oscar e
debutta con un Armani vintage molto molto di classe. In assoluto una di quelle con il miglior make up e
acconciatura , un po’ in stile old Hollywood, con sto ramato pallido dei capelli. Bon, una di quelle lì senza
un motivo ben preciso, che arriva e mangia in testa a tutti.
Voto: 9 (perché è un tripudio vintage)
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Taraji P. Henson in Alberta Ferretti : vabbè io lei la amo dopo la serie tv Empire, e anche se in realtà hafatto un bordello di cose… rega quanto era figa Cookie Lion? Comunque lei è in questo caso la personificazione del detto “less is more”. Ti metti un tubino in velluto blu notte, un collier di brillanti da
millemiladollari, le boobs di fuori, un taglio di capelli spettacolare e mandi a casa tutti. L’unica che sceglie un Alberta Ferretti, che comunque secondo me nell’ultimo periodo sta facendo meraviglie.
Voto: 9 ½ (perché lei è lei e la stilista è la stilista)
Emma Stone in Givenchy couture: Vince come migliore attrice protagonista per il film La La Land che ammetto di non aver ancora visto e ammetto che mi fanno cagare i musical e mi fanno salire l’istinto omicida. Lei invece, la amo, come amo tutti i gatti.
Eppure devo dire che per quanto sia tutto perfetto, sia molto elegante, sia bello il modello, il colore e le frange, perfetto il capello, perfetto il rossettone bordeaux , perfetto tutto, lo trovo un po’senz’anima. Se proprio ti dovevi tenere così sul sobrio potevi almeno spararti un Alberta ferretti Autunno – Inverno 2018...
Oppure la sparavi grossa con questo Jenny Packham incredibile...
(vedi foto sotto)
Comunque, oltre il vestito c’è di piùùù e infatti non tutti hanno notato un dettaglio politicamente esplicativo, ovvero due semplici lettere : “PP“. Il logo è quello dell’associazione americana Planned Parenthood, che si
erge a difesa della salute riproduttiva e dei diritti genitoriali delle donne e delle loro famiglie, nonché la
battaglia affinché ogni donna possa decidere in piena libertà se e quando diventare madre. La presa di posizione di Emma Stone è anche una indiretta dichiarazione anti Trump, avrebbe affermato di voler firmare un decreto con cui si sarebbe vietato lo stanziamento dei fondi pubblici alle ONG che promuovessero l’aborto. Compresa Planned Parenthood. Perciò Emma, anche se sto abito non ci ha fatto sognare abbastanza, ti eleva comunque a categoria top delle top l’impegno politico elegantemente camuffato in una spillina dorata. Bravona gattona.
P.S. agli after party potevi dare di più.
Voto: 9 (perché è viva e lotta insieme a noi e perché la sua reazione alla figura di merda di La La Land è stata priceless)
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Brie Larson in Oscar De La Renta: disegnato da Fernando Garcia e Laura Kim, questo Oscar De La Resta è spettacolare cazzo. Lei per me è decisamente anonima, sta li perché l’anno scorso ha vinto l’Oscar come migliore attrice, ma per il resto non so. Curiosità su di lei non pervenute, eccetto il fatto che si chiami come un formaggio che amo e a parte il fatto che è evidente che ha una stilyst della madonna e io passerei il bigliettino da visita nella mano di Scarlett Johansson, così con nonchalance, senza farsi vedere “tieni amica, ti può servire”. Ma ci arriviamo per gradi.
Voto: 10 (perché si sente lo swishhh delle ruches)
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BENE MA NON BENISSIMO
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Felicity Jones in Dior: continua la scalata di Maria Grazia Chiuri, nuovo direttore creativo di Dior ed ex
co-direttore della maeson Valentino, e per me regina indiscussa (la sceglie anche per i Bafta 2017). Questa collezione in particolare, da cui viene l’abito di sta faccia di cazzo che io odio, è quasi incantata e sembra adatta a “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. Tuttavia c’è qualcosa che non va . Sarà Felicity Jones che mi sta sui maroni ? Sarà il fatto che non la vedo cosi delicata ed eterea come vuole sembrare? Sarà che quei sandaletti dorati mi urtano profondamente? Non lo so. So solo che lei con Rogue One è sicuramente diventata uno dei nomi di punta del momento, perciò forse , gridiamo tutti in coro il motto di questo pagellone “CI ASPETTAVAMO DI PIUUÙ”. Per me meglio agli after party in Erdem:
Voto: 7 (perché Maria Grazia Chiuri vale)
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Leslie Mann in Zac Posen: Zac Posen agli Oscar è una certezza quasi quanto l’abbuffata di pesce la sera della vigilia di natale in puglia. Bello o brutto , qualcuno qualcuno con un suo abito ci sta sempre. A sto giro gli va cosi cosi perché Leslie Mann comunque lo sa portare, però c’è qualcosa di meh nascosto in questo abito. Sarà quel fiocco sul davanti, o questo giallo un po’ acido. Comunque Belle de no’ altri se la cava.
Voto: 6 ½
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Halle Berry in Versace: AHHHHHH si si si lei l’aspettavo, non vedevo l’ora di gridare al mondo MA CHE
CAZZO E’? Raga scusate, perché io ho ricevuto tanti feedback positivi su Halle Berry e sui suoi capelli afro/Tina Turner spettacolari, e sono d’accordo anche se è una acconciatura abbastanza datata. Ma credo che abbiate perso di vista tutto il resto, ovvero il fatto che ha un versace molto particolare dai sentori quasi vintage anni 30 ad una chioma anni 70 disco dance che veramente non azzecca una minchia. Qualcuno lì nel suo entourage di trucco e parrucco e vestiario deve aver bevuto o deve aver pensato che Maradona o Telespalla Bob fossero perfette icone di stile da emulare
Sta di fatto che il tizio seduto dietro di lei in plaea non deve essere stato molto contento...
Agli after party finalmente coerente in modalità “i will survive”.
Voto: 6 (per il coraggio, ma soprattutto per l’abito)
Viola Davis in Armani Privè: vincitrice dell’Oscar come miglior attrice non protagonista in “Fences” di
Denzel Washington e pare che il suo discorso sia stato iper commovente. Comunque siamo qui per essere
delle rompicoglioni sui look e lei è finita in questa categoria limbica perché per me questo non è un vestito che dice “vado a prendermi quella statuetta” agitando il dito come le nere incazzate. È una roba sobria, taglio elegante, senza nessuna pretesa eccetto quella di cadergli alla perfezione. Il color corallo non basta. Agli afer party fa ancora peggio, non tanto per il tailleur bianco firmato Brandon maxwell, ma per quelle
zeppe di merda di Stella McCartney.
Voto: 6-
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LE "MEH"
Nicole Kidman in Armani Privè: Non so perché mi ostino ancora a metterla in gara questa donna(anche se questa volta era candidata come miglior attrice non protagonista). Le cade tutto perfettamente perché ha un fisico della madonna. Certo, è di gomma cazzo! Questo Armani con i rosoni è esattamente del colore della sua pelle, che tra l’altro sapevo questa curiosità, non ha mai esposto al sole. In effetti è una matta, e comincio sempre più a credere che sia un robot come in quel film in cui faceva la casalinga psicopatica in quel paesino stile pleasentville di cui non ricordo il nome. E’ una fottuta pazza, lo si intuisce da come batte le mani.
Voto: 5
Teresa Palmer in Prada: ai Golden Globes avevo tessuto le sue lodi per un tubino nero di velluto spaccacuori ma la leggenda vuole che appena il tuo dito tocca la porta per entrare da prada, il tuo red carpet sarà maledetto. Solo una volta è accaduto il miracolo con Lupita Nyong (vedi foto) dove evidentemente, per una qualche coincidenza astrale , e la luna nei pesci, e venere in scorpione e l’allineamento planetario che si verifica una volta ogni 100.000 anni, quelli di prada sono riusciti a fare un abito da red carpet favoloso.
Però poi fine,una sola volta. Perciò la maledizione di prada si è abbattuta anche su teresa palmer. Gioia, il mio consiglio è “stanne alla larga”.
Voto : 5- (perché è bello il colore)
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Cynthia Erivo in Paolo Sebastian: lei è una cantante e attrice inglese, perlopiù di musical è sconosciuta ai più. Indossa un modello di Paolo Sebastian che quando l’ho visto la prima volta in sfilata l’ho amato. Perciò solo la scelta varrebbe 10. Finisce nella categoria meh perché non ho altro modo di definire sia quei capelli che quei bicipiti. Lei è chiaramente la versione donna di Wesley Snipes in Demolition Man.
Voto : 5 ½ in stile, 10 in educazione fisica
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Sophia Carson in Monique Lhuillier: questa è una cantante, una di quelle evidentemente conosciute solo nel proprio paese, un po’ come da noi soggetti alla Emma Marrone o qualche altra vippetta minore che transita da un talent/sanremo all’altro. L’unica differenza è che lei viene invitata agli oscar, ma per rimanere
nell’anonimato più totale sceglie un vestito praticamente da sposa con dei ricami osceni con dei fiorellini
tipo quelli che di solito ci sono sulle federe dei corredi di tua madre. Non finisce tra le big no no solo perché
trucco e parrucco sono ok
Voto: 4
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Hailee Steinfeldin in Ralph & Russo: madonna rega io questa non la tollero. A parte la spocchia con cui si è presentata ai golden globes manco fosse stocazzo a proposito, chi è? E perché sta li? Ma soprattutto PERCHÉ È DIVENTATA MULATTA? Se cercate bene ai golden globes era di un pallido che manco le mie gambe in inverno inoltrato, e invece agli Oscar è praticamente marrone in faccia. Avrà fatto un bagno nell’auto abbronzante o le sono cambiati i geni in questo ultimo mese e mezzo? L’abito comunque rimane alquanto anonimo, decisamente sottotono rispetto a quello dei Globes.
Voto: 4 (chili di fondotinta)
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I SAID NO NO NO
Priyanka-Chopra in Ralf and Russo: Madonna, ma benedetta ragazza, ma è un anno che io e te davvero non ci capiamo. L’anno scorso sembravi un tubetto di mayonese strizzato e i doppi menti si contavano a vista (circa 3 linee) e te l’avevo detto “Prianka, cara, che ne dici se con quelle spalle e quelle braccione la prossima volta mi eviti gli abiti con lo scollo a cuore o che scoprono quella benedetta ciccia ascellare che ti ritrovi?” e tu invece, mi ricadi nello stesso identico errore e dinuovo agli oscar. Perchè siamo tutti in grado di vedere che questo Ralph and Russo , oltre ad essere l’equivalente di un copridivano trapuntato, le sta anche una merda per il motivo sopra indicato. Fa un passo in avanti agli after party, e come si dice a Bari “par n’altr e tand”.
Voto : 3 (perché comunque è bona)
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Giuliana Rancic in Georges Chakra: questa dovrebbe essere quella che fa le pagelle di stile sul red
carpet? Questa che si è fatta mettere questa orribile toppa color carne sotto l’ascella? Ma davvero?
Voto: 2 (come le parole che spendo per lei : BELLA – MERDA)
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Scarlett Johansson In Azzedine Alaïa: se uno dovesse chiedere come ha preso questo divorzio Scarlet
Johansson , io risponderei semplicemente facendogli vedere una foto di questo outfit. Ovvero Malissimo.
Tesoro, tirati su , il simil maculato fuxia non è la soluzione. Il modello è totalmente sbagliato per lei , che è
bassettina e un po’ marylin e quindi la intozzisce. Stesso modello per gli after party, e infatti toppa anche li ma non clamorosamente come sul tappeto rosso… anche se quei capelli sono lammerda cazzo . La soluzione è : cambia taglio, rossetto rosso e tubino fasciante perfetto per le tutte curvy. Troppo clichè? Forse si, ma si può solo che risalire.
Voto: 2
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Ginnifer-Goodwin in Zuhair Murad: ok datemi una corda perché è giunta la mia ora. Non ho mai visto un
risultato “wannabe figa raffinata”, essere invece poi talmente disastroso. Togliamo il fatto che lei per me ha
la faccia più da cazzo degli ultimi 20 anni ad hollywood probabilmente, più moscia del cazzo di un vecchio,
e più inespressiva di Kirsten Stewart aka Bella Swan. Qui il problema sono i capelli , il vestito, i capelli col vestito. Tutto. Tra le mie regole base c’è “MAI collo alto con i capelli corti” e si inserisce poco dopo quella che bandisce le calze color carne e quindi parecchio in alto. Già lei ha la testa a forma di pallina da tennis e i capelli cortissimi, le copri il collo e l’effetto Amish è dietro l’angolo. In più il modello dell’abito non aiuta.
Ora passiamo ad una breve rassegna per colore.
Voto: 2
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BACK IN BLACK
Kirsten Dunst in Dior: la star di Homeland mette un Dior che mi piace e no,la lughezza è bella, ci sta bene
lo strascico e anche le scarpe sono adatte, ma non sopporto quel taglio dritto della parte di sopra. È troppo
gonfio , troppo a punta, se la vedi di lato sembra Venus , la moglie di mazinga.
Voto: 7
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Alicia Vikander in Louis Vuitton: è chiaramente il cosplay della ballerina spagnola su whats app, ma lei mi
piace tantissimo e adoro anche questo look. La scelta dei sandali allacciati è azzeccata perché spezza l’outfit. Un Vuitton che sembra un dolce & gabbana, promosso a pieni voti. Bene anche agli after party.
Voto : 8
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Salma Hayek in Alexander Mcqueen : qui ci stonano solo quelle due bocce enormi e l’acconciatura, che io
avrei raccolto in uno chignon morbido o magari un treccione. Per il resto lei è una vera queen e l’abito le
rende giustizia. Di solito è più truzza .
Voto : 7
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LE SPOSINE DI BARI
Naomi Harris in Calvin klein : Una delle candidate all’oscar come migliore attrice non protagonista, si
presenta con sto tubino bianco con strascico di Calvin klein che ha tutta l’impressione e la consistenza di uno di quegli asciugamani che ti avvogli al corpo quando esci dalla doccia o vai a fare la spa. Mi piace solo lo scollo a cuore e il taglio sotto il seno, ma per il resto big fail! Allora, o sai già che non vincerai mai, e quindi possiamo dedurre che glI oscar siano una farsa, oppure come cazzo fai ad andare a ritirare la statuetta così? Quasi meglio gli after party và... anche se porella , per me è megacefala.
Voto : 5 (perché belle scarpe e gioielli)
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Michelle Williams in Luis Vuitton: allora, inanzitutto si presenta con la sua migliore amica busy philipps aka Audrey , compagna di stanza di Jen in dawsons creek. Ed è subito magone e cuoricini. Poi, l’abito spacca. È semplicissimo e in affetti a prima vista non l’ho amato ma adesso più lo guardo e piùpenso che Michelle difficilmente sbaglia abito ma sbaglia sicuramente parrucchiere e trucco. Eterea, forse troppo. Quasi pronta all’aureola e al trapasso. Comunque anche lei candidata per Manchester By The Sea come migliore attrice non protagonista.
Voto : 7 ½ (perché puoi fare di più)
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Karlie Kloss in Stella McCartney : ma che gli volete dire a questa oh? Fa niente se il vestito è cosi cosi, è una cazzo di valchiria, una statua di marmo. Bona bona bona
Voto : bona
Darby Stanchfield in Georges Chakra: Bellissimo. Lei ha 45 anni comunque e anche se non so chi sia a parte boh credo delle serie tv tipo Jericho, è veramente perfetta. Belli i capelli, bello l’orecchino lungo che si intravede e bello questo georges chakra che le veste che manco na modella. Invidia pura, ho sempre sognato di essere una rossa natuarale.
Voto : 8 ½ (quel mezzo punto in meno per la clutch)
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LE GOLD QUEEN aka nuove testimonial di JADOR DIOR
Jessica Biel in Kaufman Franco: Bella è bella la piccola ormai grande Mary , l’unica normale in quel telefilm di merda di fasci bigotti che era settimo cielo. l’unica non moralista che attraversava anche la fase ribelle in cui cominciava a camminare SU SENTIERI PIU’ SCURI,DANDO SODDISFAZIONE AI GEMELLI DIVERSI,UN GRUPPO DI MAESTRI DELLA GRANDE MUSICA ITALIANA CHE L’AVEVANO CITATA IN UNA MERAVIGLIOSA,DIREI LEGGENDARIA CANZONE. A parte ciò, ai Golden globes era finita nelle mie top 5 con un elie saab a cui credo di aver dato voto 10. Questo outfit stile puntale dell’albero di natale è veramente troppo in la per i miei gusti. Sarebbe perfetto come costume di qualche regina di una qualsivoglia serie fantasy tipo le cronache di narnia, ma per gli oscar, soprattutto se non sei in gara ma diciamo in generale, troppo tutto.
Voto : 1 galeone , 5 falci e 7 zellini
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Dakota Jhonson in Gucci: Lo sapete che le trashate mi divertono tantissimo vero? E che quindi con film
demmerda tipo 50 sfumature di grigio ci vado a nozze perché amo percularli? Ecco. Questo san valentino ero stra in hype per 50 sfumature di nero e io e mia sorella già pregustavamo la visione in modalità pop corn e risate. Bè io ci ho provato ma dopo 15 minuti contati ho decretato che era veramente troppo la merda. Girato male, lento, dialoghi inesistenti, peggio di ogni possibile film trashione mai commentabile. Non guardatelo, però se volete, leggetevi la mia recensione quando uscì 50 sfumature di grigio (link qui!)
(https://www.facebook.com/paola.daprile/posts/10206190590754609 )
Passando all’abito sono come si dice a bologna “ da uova e da latte” ovvero è si ma è anche no. Sicuramente è un forse. Mi piace il fatto che abbia questo color champagne e che sia così retrò anche con quello splendido collier vintage. Eppure qualcosa stona e io credo proprio di sapere cosa sia : LA SUA FRONTE. Cristo, mahai la pista di malpensa in fronte e rifatti la frangia no? Che cazzo mi azzecca sta acconciatura a mezza coda con ste cioline tirate? Senti bella, prendi per mano la collega tua Scarlett Johansson e ve lo do io il nome di un bravo parrucchiere.
Voto : 7 km di piste di atterraggio
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Charlize Theron in Dior: questo Dior della Terrona è della stessa collezione di quello di felicity Jones, , e
adattato alla perfezione per una donna che non ha più 20 anni, infatti in sfilata è leggermente più slabbrone. Che dire? Una vera matrona di hollywood, impeccabile, figa e imbalsamata anche se decisamente meno scopa della Kidman.
Voto: 7
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AFTERPARTY
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Ragazze, sono veramente spompata. Avrò fatto una 30ina di recensioni perciò facciamo un passaggino agli after party come vi avevo promesso ma l’excursus sarà breve, anche se intenso. Le sottocategorie in cui ho raggruppato i look sono 4 e c’è veramente il filtro del filtro del filtro di tutte le margiale presenti all’evento. Cominciamo subito con quelle che hanno fatto le scarpe anche a molte dive sul red carpet principale.
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Kate Backinsale (o dinuovo in saldo) in che anche se va per i 40 e forse era meglio evitare ,comunque
sfoggia un bellissimo Zuhair Murad che CIAONE.
Nina Dobrev che indossa un capo della collezione d’esordio di Maria Grazia Chiuri a Dior e ci sono affezionata ed è stata una delle più belle degli ultimi anni, amo quella donna , la venero come un Dio.
Tendi Newton in Schiaparelli, che bona, che punk.
Lily Collins che sta lanciando non poche bombette a mano negli ultimi eventi degni di nota e per me è attualmente la numero uno nella mia personale classifica di affezione al vip. I love you lily awwwwwwwww and i love your Eliee Saab fall 2016 . Ah-ah.
Kate Bosworth in modalità cenerella al ballo in J. Mendel, un occhio verde e uno azzurro come la canzone dell’Officina della camomilla, “leggera come un mazzo di fiori neri sul cestino di una bici oh oh oh”.
Haidi Klum effettua un superbo cosplay di una cornacchia con questo Alberta Ferretti dell’ultima collezione che a me mi fa sbavare e mi crea sconcerto perché per la prima volta nella storia di questa donna, le vedo un abito decente addosso!
Tizia di cui non ricordo il nome, anche lei come tante, con uno Zuhair Murad bellone vero e dall’aria spagnoleggiante. Brave tutte signore, fatevi un applauso e date un aumento alle vostre stylist!
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A cura di Paolina D'Aureville
POWERED BY THRILL BABES
A cura dell'incredibile Paolina D'Aureville
a cura dell'inimitabile Paolina D'Aureville